 |
Verstörung |
© 1967 INSEL VERLAG, FRANKFURT AM
MAIN |
|
Perturbamento
|
traduzione di Eugenio Bernardi
|
Adelphi - Narrativa contemporanea
|
Prima edizione: 1981 - 240 pagine -
14 x 22 cm.
|
© 1981 ADELPHI EDIZIONI S.P.A.,
MILANO |
|
|
Un medico condotto della
Stiria, accompagnato dal figlio, fa un
giro di visite: insieme a loro, dalla
prima frase fin oltre l’ultima, siamo
presi in un «perturbamento» che avvolge
tutto come uno scirocco metafisico. Una
vibrazione di malattia e di tristezza
emana dalla psiche e dalla natura. La
campagna, qui, è il luogo prediletto
della brutalità: dal caldo opprimente
dei fienili, dove i bambini hanno paura
di morire soffocati, al gelo segregato
di un castello, a picco su una gola
ostile alla luce: ovunque si percepisce
un invito alla distruzione, un
incoraggiamento all’ansia suicida. Le
porte si aprono ogni volta su qualcosa
di atroce: la moglie di un oste
malmenata a morte, senza ragione, dagli
avventori del locale; una vecchia
maestra in agonia, con «il sorriso delle
donne che si destano dal sonno sapendo
di non avere più speranza»; una fila di
uccelli esotici strangolati, perché i
loro lamenti sono assordanti.
In uno stile asciutto, protocollare,
Bernhard elenca i relitti del dolore,
finché la scansione inflessibile,
martellante dei fatti lascia il posto
all’immane delirio dell’ultimo infermo:
il principe Saurau, raggelato da un
eccesso di lucidità, scosso da un
continuo frastuono nella testa,
abbandonato ormai a una «micidiale
tendenza al soliloquio». Nelle sue
parole incessanti confluiscono e si
dilatano i frammenti dell’orrore che già
abbiamo traversato. Ma qui essi vengono
scalzati dalla loro fissità e presi in
un vortice, il moto perpetuo del
«perturbamento».
Secondo romanzo di Thomas Bernhard, pubblicato
in Germania nel 1967.
|
|
In copertina: un
disegno di Alan Odle. |
|