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Frost |
© 1963 INSEL VERLAG, FRANKFURT AM
MAIN |
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Gelo |
traduzione di Magda Olivetti |
Einaudi - Supercoralli |
Prima edizione: 1986 - 268 pagine -
14,5 x 22,5 cm.
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© 1996 GIULIO EINAUDI EDITORE
S.P.A., TORINO |
ISBN
88-06-59436-2
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Il romanzo che
ha rivelato Bernhard narra una drammatica
partita a due, sullo schenario primordiale
d'un villaggio d'alta montagna.
Un chirurgo affida a un suo studente una
insolita missione: dovrà studiare segretamente
il comportarnento di suo fratello, un anziano
pittore che si è isolato dal mondo ritirandosi
a Weng, un paesino d’alta montagna, buio e
malinconico, come per sottoporsi
volontariarnente alla terapia d’urto di una
solitudine resa assoluta dall’estraneità delle
persone che lo circondano. Durante lunghe
passeggiate attraverso un paesaggio
pietrificato dal gelo, bellissimo e terribile,
lo studente si smarrisce ben presto nel
labirinto ossessivo dei monologhi del pittore
in cui verità lancinanti sembrano brillare al
di là della fitta trama di allucinazioni,
manie, congetture filosofiche, deliri
persecutori e memorie autobiografiche. Come
spesso avviene nei romanzi di Bernhard, anche
questa è dunque una drarnmatica partita a due,
che si gioca in un chiuso universo di tenebre.
Il mondo del pittore è forternente visionario,
costruito su "un centro del dolore" dal quale
"si irradia tutto", uomo e natura, ma fatto
anche di insignificanti dettagli quotidiani
magnificati da un occhio attento e da un
intelletto consapevole del fatto che "la
verità è sempre un processo di
rnortificazione".
Il rornanzo è il progressivo coinvolgimento
dello studente e del lettore in questa psicosi
e nel mondo primordiale e belluino del
villaggio, i cui abitanti sono esemplari di
una umanità priva di ogni possibile luce di
redenzione. In testa a tutti la moglie
dell’oste, gagliarda figura di popolana, che
ha mandato in carcere il marito per poter
proseguire indisturbata a ricevere nel proprio
letto l’arnante, lo scuoiatore, uomo primitivo
rna schietto; e poi il distillatore di grappa,
"secco come un pezzo di legno"; il gendarme
deluso dalla banalità dei delitti di campagna;
il parroco sprovveduto che teme l’arrivo
dell’arcivescovo; il coro dei montanari e
degli operai che lavorano giorno e notte alla
costruzione di una vicina Centrale.
A differenza degli altri romanzi di Bernhard,
centrati soltanto sul rovello dell’interiorità
individuale, Gelo è anche un romanzo
sociale in cui viene reso magistralmente il
senso d’angoscia della vita montanara. La
straordinaria carica vitale, l’intensità
lirica, la forza espressiva e anche i
frequenti, sottili spunti comici, spiegano il
fascino di uno scrittore che già nel 1977
Italo Calvino salutava come "il più
interessante romanziere europeo vivente".
Thomas Bernhard è nato nel 1931 a Herlen, in
Olanda. Ha fatto il giornalista e il
bibliorecario a Londra, ha soggiornato a lungo
in Italia e vive attualmente a Ohlsdorf, in
Austria. Ha esordito nel 1963 con il romanzo
che qui presentiamo. La sua produzione
comprende, oltre a numerosi romanzi, anche
drammi, saggi, poesie e sceneggiature
cinematografiche. Ha ricevuto numerosi
riconoscimenti e le sue opere teatrali sono
state rappresentate anche in Italia. Dei suoi
libri Einaudi ha tradotto La partita a
carte e La fomace, e ha in
preparazione Amras, Ungenach e
Korrektur. In traduzione italiana sono
anche disponibili La cantina, L'origine,
Perturbamento, Il soccombente
(Adelphi) ; L'italiano e Ja
(Ganda); Teatro I e Teatro II
(Ubulibri).
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In sovracoperta:
Edvard Munch, Autoritratto - Uomo che
passeggia di notte. |
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