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1 LP -
2532 020 - (p) 1982
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1 CD -
400 033-2 - (p) 1982 |
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GUSTAV MAHLER
(1860-1911) |
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Symphonie
No. 1 D-dur
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54' 33" |
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Langsam. Schleppend. Wie ein
Naturlaut - Im Anfang sehr
gemächlich |
16' 21" |
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Kräftig bewegt, doch nicht zu
schnell - Trio. Recht gemächlich |
7' 19" |
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Feierlich und gemessen, ohne zu
schleppen |
10' 54" |
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Stürmisch bewegt |
19' 49" |
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Chicago
Symphony Orchestra |
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Claudio
ABBADO |
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Luogo
e data di registrazione |
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Orchestra
Hall, Chicago (USA) - febbraio
1981 |
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Registrazione:
live / studio |
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studio |
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Executive Producer |
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Rainer
Brock |
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Recording Producer
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Wolfgang
Stengel |
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Tonmeister
(Balance Engineer)
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Karl-August
Naegler |
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Editing |
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Christopher
Alder |
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Prima Edizione LP |
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Deutsche
Grammophon - 2532 020 - (1 LP) -
durata 54' 33" - (p) 1982 -
Digital |
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Prima Edizione CD |
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Deutsche
Grammophon - 400 033-2 - (1 CD) -
durata 54' 33" - (p) 1982 - DDD |
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Note |
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Cover
Photo: Herbert Tobias, Hamburg |
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La Prima
Sinfonia di Mahler,
completata nel 1888, all’età
di ventotto anni, è, come le
nove che la seguirono,
musica autobiografica, che
trasforma l'esperienza
personale in qualcosa di
significato universale. La
chiave, in questo caso, si
trova nell’uso che Mahler
fa, nel primo e nel terzo
movimento, di temi tratti
dal suo ciclo di lieder del
1885, Lieder eines
fahrenden Gesellen
(Canti di un viandante). I
lieder, parole e musica,
furono scritti nel periodo
successivo alla sua
appassionata ma infelice
relazione con Johanna
Richter, una cantante
dell’Opera di Kassel, dove
egli era direttore
d’orchestra in quel periodo.
Mahler stesso è il
“viandante” del titolo, un
amante respinto che, come il
protagonista della Winterreise
di Schubert, cerca sollievo
al suo dolore nel
vagabondaggio solitario. La
Sinfonia ha origini simili,
ma esplora le implicazioni
emozionali più profonde e
spirituali dell’esperienza
di Mahler, di cui il ciclo
rappresenta piuttosto un
riflesso immediato. E mentre
il ciclo termina nella
disperazione totale e nella
rassegnazione, la Sinfonia
si chiude nel trionfo,
facendo supporre che l’eroe
romantico di Mahler abbia
finalmente dissipato i suoi
pensieri suicidi, raggiunto
un'affermazione della vita e
riconosciuto la bellezza
eterna del mondo intorno a
lui.
Mahler aveva originariamente
intenzione di dare alla
Sinfonia un titolo e un
programma esplicativo ma,
temendo di essere frainteso,
abbandonò successivamente
entrambi (e omise anche un
quinto movimento, l’Andante
noto come “Blumine”). Il
lavoro doveva chiamarsi Titano,
dal titolo di un romanzo del
suo scrittore preferito,
Jean Paul, ma non c’è
praticamente nessun legame
fra la musica e il contenuto
del romanzo. Il Titano di
Mahler è l’artista stesso,
che racconta le gioie e i
dolori della sua gioventù.
La Sinfonia - la cui
strumentazione comprende
legni quadrupli, cinque
trombe, sette corni, quattro
tromboni e tuba - è divisa
in due metà distinte. I due
movimenti d’apertura sono
entrambi permeati di
ottimismo e di affermazione
vitale. L'introduzione lenta
del primo, che descrive
l’alba e lo svegliarsi della
natura, contiene il motto
dell’opera, una quarta
discendente (wie ein
Naturlaut, “come un
suono della natura”). Il
tema principale cadenzato è
tratto dal secondo dei Canti
di un viandante, “Ging
heut’ morgen übers Feld”.
Nel secondo movimento
possiamo immaginare che il
viandante di Mahler osservi
una festa rustica sul prato
di un villaggio. La prima
sezione (Scherzo) che ha il
carattere di un robusto
ländler, con figure che
ricordano i canti di
montagna nella melodia e un
basso marcato, si
contrappone felicemente alla
sezione centrale (Trio), un
idillio pastorale con la
grazia e il ritmo di un
valzer.
Nella seconda metà del
lavoro entriamo in un mondo
di ombre, di tensione e di
conflitti interni. Si dice
che l`ispirazione originale
per il terzo movimento
venisse da una famosa
incisione su legno, La
processione funebre del
cacciatore, opera
dell’austriaco Moritz von
Schwind. Il pezzo si apre
con un canone in minore
sulla vecchia canzone Fra'
Martino / Frère Jacques
e introduce, nell'atmosfera
sognante della sezione
centrale, un passaggio
tratto dall’ultimo dei Canti
di un viandante, sul
testo “Auf der Strasse steht
ein Lindenbaum” (Sulla
strada si trova un tiglio).
Una violenta lotta predomina
nell’esteso Finale, il
centro di gravità della
Sinfonia, che segue senza
interruzione. Mahler
paragonava la dissonanza
lacerante che si ode
all`inizio (un accordo di
cinque note, do/si/re
bemolle/fa/la bemolle) al
“bagliore di un lampo che
esce da una nuvola oscura. È
semplicemente il grido di un
cuore profondamente ferito”.
La maggior parte del
movimento è: - ed è
significativo - in fa
minore, ma nel raggiungere
re maggiore, la tonalità
principale della Sinfonia,
ci appare la prima
avvisaglia di una futura
conclusione trionfante. Il
lavoro si chiude con una
gloriosa apoteosi del tema
del motto suonato da tutti e
sette i corni uniti.
Mosco
Carner
(Traduzione:
Silvia Gaddini)
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