|
|
Long
cours (1936, Gallimard)
|
Il
cargo
|
Traduzione di Giorgio
Monicelli |
|
I
GRANDI NARRATORI D'OGNI PAESE
|
Arnoldo
Mondadori Editore | Medusa - N. 298 | Prima edizione:
luglio 1952 | 391 pagine | 11,5 x 19,5 cm. |
|
E' triste
avere ventidue anni e portare un nome che
suscita sempre sentimenti o di profondo odio o
di grande amore! E' il caso di Mittel, il
giovane protagonista di questo romanzo, figlio
di un anarchico condannato a morte per le sue
idee politiche e che ha lasciato al figlio un
nome di così pesante eredità. Ed egli, chiuso
nella fatalità del suo destino, nella sua
povertà, nella sua timidezza, è costretto a
fuggire con Charlotte, la sua amante, giovane
anarchica che ha ucciso un ricco mercante per
ottenere i quattrini necessari a far, stampare
il giornale dell'Associazione. Fuggire sul
cargo, una piccola nave da carico che porta
armi di contrabbando nell'America del Sud...
Il giovane Mittel assiste alle malefatte della
compagna, omicida, egoista, cinica e
indifferente, anch'essa segnata , da un
miserevole destino. Il cargo, contrabbandieri,
brutali padroni di miniere d'oro, tutto un
mondo alla deriva fa da scenario a questo
libro di Georges Simenon, in una pregnante
atmosfera creata attraverso i vari personaggi.
Nessuna descrizione, nessuna frase se non per
fissare i tipi: Mittel, Charlotte, Mopps il
comandante del cargo, se non per riportare uno
dei loro tic, un loro gesto, se non per
tradurre un'attitudine, un'espressione, una
sensazione. L'effetto è allucinante.
L'atmosfera è, stabilita, prende corpo,
diventa complessa, fremente, viva. Ecco
l'arte, la tecnica, l'originalità della
fertilissima fantasia di Georges Sirnenon.
Parte prima
I - II - III - IV - V - VI - VII
Parte seconda
I - II - III - IV - V - VI - VII - VIII
Parte terza
I- II - III - IV - V- VI - VII
|
|